Un hub creativo nel quartiere fieristico
Nell’ambito della progettazione comunitaria Interreg Grecia-Italia è stata finanziata l’iniziativa dei Creative Hubs, poli di interconnessione tra industria creativa e aree e comunità rurali destinati alla creazione di attività innovative per lo sviluppo di tutti i settori interessati.
Cos’è il progetto Interreg Grecia-Italia
Interreg Grecia-Italia è un “programma di cooperazione territoriale europea che si propone di offrire assistenza alle istituzioni pubbliche e agli stakeholders (portatori di interesse) locali per lo sviluppo di progetti transfrontalieri e di creare nuove politiche, prodotti e servizi, con l’obiettivo finale di migliorare la qualità della vita dei cittadini.”
Il progetto Creative Hubs
Scopo del progetto Creative Hubs è fornire supporto all’industria creativa, tra i settori più dinamici dell’economia mondiale, per creare nuove occasioni di crescita alle aree con potenzialità di sviluppo.
La riunione di avvio del progetto ha avuto luogo lo scorso 23 Gennaio a Patrasso, in Grecia e compatibilmente con le modalità operative imposte dall’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus, vedrà a partire dalle prossime settimane l’applicazione dei punti in calendario.
L’industria creativa e lo sviluppo rurale
L’industria creativa comprende tutti i settori produttivi che basano i propri processi sulla creatività. Ne fanno parte la pubblicità, il marketing, l’architettura, l’artigianato, il design, la moda, la musica, la televisione, la radio, il web e molto altro. Si tratta di alcune tra le principali risorse per lo sviluppo commerciale e culturale.
La contaminazione tra l’ambito creativo e il contesto dello sviluppo rurale è relativamente recente rispetto alle funzioni svolte dal primo negli scorsi decenni. Le potenzialità di tale connubio sono in ogni caso evidenti, con esempi quali il turismo esperienziale, la valorizzazione delle correlazioni tra vocazione produttiva e artigianato, lo storytelling e l’ideazione di rassegne o eventi specifici.
L’incontro tra comunità rurali e ambiente creativo crea condizioni favorevoli alla trasmissione delle informazioni sui prodotti tipici e le peculiarità dei territori i quali possono trasformare in punto di forza e opportunità di sviluppo l’esclusività delle proprie tradizioni.
Attuazione del progetto Creative Hubs
Il ruolo dell’Ente Fiera di Foggia
La parte italiana del progetto vede esclusivamente il Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia come partner, individuando negli enti fieristici di Bari (Fiera del Levante) e Foggia (Ente autonomo Fiera di Foggia) le location ideali, per vocazione e dal punto di vista infrastrutturale, per la realizzazione dei Creative Hubs.
Il quartiere fieristico di Foggia ospiterà l’hub locale nel padiglione 25, che sarà oggetto di ristrutturazione grazie alla voce di finanziamento prevista in fase di progettazione. Con un’estensione di 7000mq, l’ampio padiglione potrà quindi ospitare ulteriori attività oltre a quelle dei Creative Hubs.
Il ruolo dell’Università di Foggia
Il responsabile del progetto per quanto riguarda l’Università di Foggia è il professore Antonio Stasi, docente presso il Dipartimento di Scienze agrarie e delegato da parte del Rettore Pierpaolo Limone per l’ambito dell’innovazione sociale.
Il ruolo di coordinamento da parte del prof.Stasi prevede la creazione di condizioni favorevoli alla generazione di scambi tra il settore agroalimentare e quello dell’industria creativa, con tavoli di ricerca e progettazione per le politiche rurali, interessando i produttori e aprendo nuovi scenari di mercato grazie alla contaminazione intersettoriale.
I due hub regionali svilupperanno attività interconnesse ma complementari, in modo da sfruttare al massimo le risorse messe a disposizione da operatori e stakeholders, senza sovrapposizioni o dispersioni.
Quando parte il Creative Hub della Fiera di Foggia
Sono in corso di definizione le procedure di appalto per le infrastrutture e le attività, da parte della Regione Puglia, si prevede che nei prossimi mesi abbiano inizio le prime gare. In sinergia con i partner della Grecia sono ovviamente in fase di ridefinizione alcuni step per coniugare le esigenze del programma con quelle imposte dall’emergenza sanitaria.